da www.winemeridiam.com – L’Esperto Paolo Errico

Quali contano davvero e come farli crescere?

C’è chi sostiene che i numeri spiegano tutto aldilà di ogni possibile interpretazione. È vero ma, specie per quanto concerne i social network, dipende da quali sono e da come li si guarda. Nell’attuale concezione le pagine aziendali più credibili sono quelle con più like. Ma le domande da porsi sono: come sono stati acquisiti? Qual è il reale peso di questa quantità? E soprattutto: che riscontri effettivi portano all’attività?

Nasce da queste considerazioni la nuova way of thinking sull’importanza dell’engagement rate. Ma cosa indica questa terminologia esterofila? Si tratta del numero di interazioni provocate da un post: mi piace, commenti, condivisioni. Più alto è questo numero più lo sarà l’apprezzamento per quanto scritto e mostrato, anche tramite video e immagini.La fidelizzazione acquisisce quindi un ulteriore significato. Il processo, già lungo nella realtà di tutti i giorni, può essere facilitato attraverso i social network, sfruttando la loro possibilità di raggiungere ogni anfratto in ogni momento della giornata. Ma è necessario lavorare, rendendo organica l’interazione tra l’azienda ed il pubblico. E qui torna in gioco l’engagement rate: se su 10mila fan solo 4 danno il loro “like” ad un post è necessario porsi qualche domanda.

Se le sponsorizzazioni aiutano ad aumentare la quantità, non sempre si può dire altrettanto della qualità. Spesso gli utenti che iniziano a seguire una pagina aziendale a partire da un annuncio a pagamento non hanno lo stesso tipo di tensione emotiva verso la stessa. Il like andrà quindi ad accatastarsi sugli altri, senza però generare un engagement adeguato.

La targhettizzazione del pubblico può in parte evitare che nella nostra pagina si inseriscano persone che non sono realmente interessate, ma le intrusioni ci saranno sempre. Attenzione quindi. Se volete pubblicizzare la pagina cercate di restringere il più possibile il target, agendo sui parametri geografici, demografici, linguistici e sugli interessi con solerzia. Oggi più che mai la selezione è fondamentale, proprio perché la quantità può essere talmente elevata da risultare sconsiderata.

L’analisi dei dati relativi a post – sponsorizzati e non – è un modo ulteriore per rendere coscienzioso l’agire in campo social. E ricordate di utilizzare i tag e gli hashtag (questi ultimi soprattutto su Twitter) in modo intelligente. Così facendo i vostri argomenti potranno divenire più facilmente trend e generare quel processo ricercato sui social da migliaia di aziende ogni giorno: la diffusione virale.

Altra pratica molto utile per aumentare credibilità, e fan, è la capacità di rispondere ai commenti con acume ed equilibrio, dando sempre la sensazione di comprendere pienamente – e voler soddisfare quanto prima – le esigenze del cliente. Anche la capacità di inserirsi in conversazioni adeguate alla tipologia di prodotti trattati in altri spazi (blog, gruppi Linkedin, pagine facebook di influencer) sarà premiata.

Paolo Errico, SocialMeter Analysis