L’analisi dei big data made in Verona compie un salto in avanti di svariati anni

Quindici mesi di ricerca, importanti collaborazioni con player internazionali ma, soprattutto, tante ore di confronto e dialogo con il cliente finale, per essere certi di comprenderne appieno le necessità: quelle tangibili e quelle che, forse, neanche lui sa di avere. Ecco da dove nasce la nuovissima versione di Photostream, lo strumento di call to action implementato in casa Maxfone che aveva già fornito il suo importante contributo al successo di eventi come i vari TEDx del circondario, Verona Marathon, Tocatì, Vinitaly, ma anche di brand come Mila, Wision55, Zonin ed Hellas Verona, che lo usano tuttora come canale di comunicazione diretta con i propri fan.

Il nuovo Photostream è un salto in avanti di svariati anni nell’analisi dei big data, un salto che pone un già innovativo strumento, di fatto privo di rivali sul mercato, su un nuovo livello di competitività, ma soprattutto di appetibilità per i clienti. Il cambiamento è tanto importante quanto semplice da comprendere, ma facciamo un passo indietro.

Photostream è un prodotto pensato appositamente per i brand e gli organizzatori di eventi. In soldoni, è uno strumento che raccoglie in tempo reale tutte le immagini che, provenienti dai social Twitter e Instagram, fanno riferimento al brand o all’evento di interesse, selezionandole per mezzo delle parole chiavi, degli hashtag e degli account. Queste foto vengono poi proiettate in un’interfaccia grafica essenziale ma visivamente accattivante che le fa scorrere in tempo reale, restituendo un mosaico animato costituito dalle varie prospettive e dai vari punti di vista (e dai vari selfie) delle persone che ruotano intorno quel brand o a quell’evento. Lo scorrere delle foto in tempo reale genera, soprattutto durante gli eventi, un forte spirito di emulazione che fa schizzare alle stelle i livelli di engagement del pubblico, portando facilmente l’evento tra i top trend (come di fatto è accaduto numerose volte in passato). Ma Photostream mette nelle mani del cliente anche un importante pannello di amministrazione, che gli consente di filtrare le foto, bloccare eventuali profili fonte di disturbo, scaricare tutte le immagini ricevute per creare un album in modo istantaneo e, soprattutto, ottenere una lista dei contatti di tutti coloro che hanno condiviso materiale fotografico.

Ma cosa c’è di nuovo?

Moltissimo. Il nuovo Photostream è ora in grado di leggere le immagini, estrapolandovi informazioni importantissime per chi è attento allo sviluppo strategico del business. Insieme a ogni foto ricevuta sarà infatti possibile ottenere una serie di informazioni quali il sesso delle persone in essa raffigurate, la loro età, il loro stato d’animo, eventuali brand presenti nella foto e, perché no, se è presente una bottiglia di vino, anche l’annata. Si tratta quindi di un nuovo livello di lettura e analisi delle foto, pensato per non buttare al vento quelle informazioni preziose che gli utenti condividono in modo spontaneo. Il tutto è reso possibile da specifici algoritmi che svolgono tutto il lavoro di analisi in modo automatico e, come da tradizione per i servizi della divisione media di Maxfone, rigorosamente in tempo reale.

Quali sono i vantaggi per le aziende?

Un produttore appartenente al settore food&beverage avrebbe a portata di mano una profilazione automatica dei propri clienti, potrebbe conoscere i contesti più frequenti di consumo dei propri prodotti (spesso inaspettati e imprevedibili), gli abbinamenti con altri prodotti e molto altro. Se in una foto c’è tutto questo, in uno stock di 500/1000 foto c’è un’intera analisi di mercato. Un esempio? Il produttore numero uno di yogurt in America, Chobani, grazie all’’analisi delle foto dei propri utenti capì che, contrariamente a quanto immaginato fino a quel momento, i clienti consumavano yogurt prevalentemente in macchina. Da lì si è compresa la necessita di fermare le strategie comunicative e di marketing e di ripensarle in quell’ottica. Il risultato è stata la produzione di una nuova linea di yogurt il cui packaging era pensato appositamente per agevolare il consumo in macchina, oltre a un tipo di comunicazione che mostrava in modo predominante persone in macchina.

“L’analisi dei big data sta finalmente avendo la giusta attenzione da parte di istituzioni e imprese” commenta Paolo Errico, AD di Maxfone, “tanto che il nuovo piano industriale Impresa 4.0 dedica ampio spazio ai nuovi modi di pensare e sviluppare i prodotti; quei modi che, sempre più connessi al mercato, partono dall’acquisizione e dall’analisi di informazioni provenienti dalla rete. In questi ultimi anni, un numero sempre più crescete di imprese sta comprendendo l’importanza di raccogliere e analizzare informazioni di mercato in tempo reale, sia per esigenze di marketing, sia per determinare, momento per momento, il sentiment del consumatore finale, la sua user experience. La possibilità di avere una lettura di mercato in tempo reale sta cambiando completamente le regole del gioco: perché aspettare la fine di una campagna pubblicitaria o la reazione al lancio di un nuovo prodotto per comprenderne l’impatto sul pubblico? Perché non sfruttare l’emozione generata da un evento per interagire con il pubblico durante l’evento stesso? È proprio su questo filone che si inserisce questa innovativa implementazione del Photostream. Questo ulteriore step di analisi apre sicuramente nuovi scenari i cui perimetri non sono ancora definiti”, continua Errico, “capita che un utente finale faccia un utilizzo diverso di un prodotto o si inventi una particolare soluzione fatta in casa che può essere acquisita e inserita nel processo industriale. Sarebbe un peccato perdersi tutto questo, soprattutto considerando che sono gli utenti stessi a condividere questo tipo di informazioni. Con il nuovo Photostream è possibile definire in modo assoluto il target di età che consuma il prodotto oppure capire qual è il prodotto più amato. Ma questi sono solo pochi, semplici esempi di come i big data e la loro analisi possano aiutare le aziende a sviluppare nuove strategie di business. In questi casi l’unico limite è davvero quello dell’immaginazione”.

 

Credit Photo: The Creative Brothers